Il laboratorio “Istorias nostras”, nato dalla esigenza di valorizzare l’identità sociale, culturale e linguistica delle e degli allievi (la maggior parte sardofona), si è sviluppato nell’approfondimento di tematiche e contenuti disciplinari avvalendosi della metodologia CLIL e del sardo come lingua veicolare.
La docente esperta ha sempre utilizzato nella comunicazione la lingua sarda* e sollecitato alunni e alunne a fare altrettanto, proponendo le opportune riflessioni sul piano morfo-sintattico, lessicale e delle varianti linguistiche. Le riposte sono state di alto livello, soprattutto da parte degli/delle alunne sardofone. Il poter esprimere in lingua sarda, e con successo, contenuti e tematiche ha notevolmente gratificato e rafforzato l’autostima di quella parte di studenti e studentesse a rischio di dispersione scolastica, facilitando la comunicazione e sviluppando motivazione e interesse per le attività didattiche. A fine percorso, come sottolineato dalla stessa docente esperta Isabella Tore, non solo alunne e alunni, ma anche genitori e corpo docente hanno sviluppato consapevolezza sulle importanza dell’uso e dello studio dell’idioma storico-identitario nei processi di insegnamento-apprendimento.
La risposta da parte dell’intera classe è stata ottima: livelli di attenzione, di partecipazione e di interazione molto alta.
*Il sardo è una lingua appartenente alle lingue romanze del ramo indoeuropeo. Dal 1997 la legge regionale riconosce alla lingua sarda pari dignità rispetto all’italiano. Dal 1999 la lingua sarda è anche tutelata dalla legge nazionale sulle minoranze linguistiche.
Il sardo viene comunemente distinto in due grandi varianti: il “logudorese-nuorese” (parlato nella Sardegna centro-settentrionale) e il “campidanese” (nella Sardegna meridionale). Nella città di Alghero è parlato un catalano di stampo barcellonese e nelle isole di San Pietro e parte di Sant’Antioco il tabarchino, dialetto della lingua ligure.